I raggi X sono normalmente utilizzati nella medicina moderna e hanno diverse applicazioni. Sono difatti utilizzati largamente da decenni e decenni per svolgere esami di tipo diagnostico poiché permettono di avere un’immagine dell’interno del corpo. Sono molto utilizzati in ortopedia per controllare l’integrità delle strutture scheletriche.

Inoltre, gli stessi raggi, ma con intensità e frequenza diversa, si usano per svolgere la radioterapia. In questo caso, non hanno scopo diagnostico bensì terapeutico. Questa volta, i raggi X vengono direzionati perché colpiscano direttamente le cellule tumorali, lasciando il più possibile intatte quelle sane. I tumori altro non sono che massa di cellule che hanno un codice genetico errato. Una anomalia della replicazione, porta la diffondersi di queste cellule a discapito della funzionalità dell’organo o tessuto in cui si trovano.

Come agisce la radioterapia

Per svolgere la radioterapia si fa ricorso a delle radiazioni ad alta energia che vengono generate da macchinari noti come acceleratori lineari. Le cellule del tumore che vengono colpite dalle radiazioni non sono più in gradi di replicarsi, ottenendo così una progressiva riduzione del tumore. Questo accade perché i raggi uccidono il tessuto tumorale che vien poi espulso dal corpo.

La precisione con cui vengono applicate le radiazioni è in costante aumento affinché vengano colpite il più possibile cellule malate e non quelle sane, sebbene non sia garantito. Rispetto a quello tumorali, tuttavia, quelle sane sono però in grado di ripararsi e rigenerarsi, motivo per cui oggi i trattamento radioterapici hanno delle conseguenze piuttosto contenute nella maggior parte del casi. Di solito, la radioterapia si effettua a cicli. Dopo un primo ciclo, si attendono circa 6 o 8 settimane. Si valuta quindi l’effetto che ha avuto e una eventuale seconda radioterapia mirata. Chi dovesse sottoporsi a radioterapia potrebbe trovarsi in una condizione di salute molto compromessa, fino a trovarsi sulla sedia a rotelle. Per andare ai controlli e in ambulatorio per la radioterapia, meglio valutare una ambulanza privata per il trasporto disabili a Roma che offre anche questo importante servizio.

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