Di seguito, vediamo brevemente quali sono i requisiti per poter fare richiesta di un prestito personale.

Quali documento presentare

Per avere accesso al miglior prestito personale a Roma è necessario presentare una serie di documenti. Per iniziare, serve un documento che attesti l’identità, come al carta di identità o titoli equipollenti come la patente di guida o il passaporto. Occorre anche il codice fiscale, entrambi necessari per la compilazione dei dati per la stipula del contratto.

È fondamentale avere una documentazione che possa attestare la capacità di solvenza, cioè di restituire la somma richiesta in prestito maggiorata degli interessi. In questo caso, si possono presentare diversi documenti in base alla propria situazione. Ad esempio, c’è chi presenta una dichiarazione dei redditi ma meglio avere con sé l’ultima busta paga ricevuta. Naturalmente, vale solo per quei soggetti che sono lavoratori dipendenti. Chi, invece, è in pensione, dovrà portare il cedolino della pensione di anzianità. I lavoratori autonomi, anch’essi inclusi nella platea di persone che può avere accesso a questo tipo di prestito, devono portare le certificazioni uniche oppure il modello unico con cui hanno dichiarato quanto percepito l’anno precedente.

Quali sono i requisiti

Dopo avere capito quali sono i documenti necessari per accedere al miglior prestito personale a Roma, passiamo ora a vedere i requisiti personali. Può richiedere il prestito chi è maggiorenne, cioè ha compiuto 18 anni d’età. In linea di massima c’è anche un’età massima per fare questo tipo di richiesta ma il limite è meno stringente rispetto a un prestito finalizzato poiché quest’ultimo può prevedere importi maggiori e una durata che arriva anche a 20 – 25 anni.

Chi non dovesse soddisfare alcuni requisiti, tra cui la solvibilità, per avere accesso al credito dovrebbe poi avere un garante, cioè una figura che possa prendersi carico del pagamento delle rate nel momento in cui il contraente non dovesse esser più solvibile. È un requisito che devono per forza soddisfare quelle persone che non hanno un’entrata fissa come lavoratori occasionali, disoccupati e simili.

 

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