Il Polygonum Cuspidatum, anche noto con il nome di Fallopia Japonica, è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia orientale, appartenente alla famiglia delle Polygonaceae, oggi diffusa anche in Nord America e in Europa. In Cina è impiegata nella medicina tradizionale come erba lassativa, ma in questi ultimi anni ha attirato l’attenzione di molti studiosi per la presenza della polidatina, un composto appartenente alla classe degli stilbeni (un sottogruppo dei polifenoli) estratto dalle radici, con effetti biologici simili al più noto resveratrolo. La polidatina vanta una maggiore efficacia rispetto al resveratrolo, del quale è stata definita la molecola gemella. Il merito è di una differenza strutturale, grazie alla quale è più solubile e resistente agli attacchi enzimatici. Tali caratteristiche ne migliorano la biodisponibilità e, di conseguenza, l’assorbimento a livello intestinale.

L’estratto ottenuto dalla radice del Polygonum cuspidatum vanta importanti proprietà antiossidanti (anti-radicali liberi) e antinfiammatorie. È utile, oltre che nella prevenzione dell’invecchiamento precoce e della patologie correlate allo stress ossidativo (es. malattie neurodegenerative, patologie cardiovascolari, neoplasie), anche nella riduzione del livello di colesterolo e dei trigliceridi e in molte patologie dermatologiche (es. dermatite).

La polidatina inoltre, è un attivatore naturale di sirtuine, una famiglia di proteine enzimatiche presenti all’interno del nostro organismo, coinvolti nel processo di invecchiamento, ma anche nel metabolismo lipidico e glucidico, e nei disordini metabolici. Tali proteine ad attività enzimatica, e in modo particolare SIRT 1, è in grado non solo di allungare la vita media, ma anche di prevenire l’insorgenza di numerose malattie, quali il diabete, le patologie cardiovascolari e neurodegenerative, l’obesità e alcune malattie oculari associate all’età, come la degenerazione maculare, la cataratta e il glaucoma.

La polidatina, insieme al resveratrolo, sembrerebbe in grado anche di migliorare la sensibilità insulinica, abbassando così i livelli di glucosio e contribuendo a una diminuzione del peso corporeo. L’estratto secco di Polygonum Cuspidatum è impiegato nella preparazione di compresse e capsule. La cui concentrazione (in polidatina) è variabile. Può essere combinata, infatti, anche con altre sostanze attive, come l’onochiolo (o honokiolo), l’acido ellagico, alcune vitamine, come la niacina, e alcuni minerali quali lo zinco, il selenio e il cromo. Non sono stati segnalati dati relativi alla tossicità di estratti di Polygonum cuspidatum, anche in dosi elevate. È bene sempre ricordare però, che i supplementi alimentari non sono in grado di compensare i comportamenti scorretti. Sono utili invece come complemento di una dieta varia ed equilibrata.

 

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