Sebbene negli ultimi anni si registri sempre più spesso una situazione di secca per il fiume Po, aumenta il settore del turismo fluviale. Il segnale di espansione del settore turistico fa ben sperare per quanto riguarda la tutela di un ambiente unico e irripetibile, cioè quello del delta del Po dove trovano riparo e rifugio un grandissimo numero di specie animali e vegetali.

L’ambiente del delta

La fauna e la flora che si sviluppano nello spazio in cui il più grande fiume d’Italia incontra il amar Adriatico sono oggi tutelate proprio per via delle loro unicità e importanza. No si tratta solo di una certa rilevanza dal punto di vista ambientale, ma anche per quanto riguarda l’economia e il turismo che torna a scoprire questi luoghi con tutto il dovuto rispetto che meritano. Tante sono le escursioni in barca che si possono prenotare per scoprire questo patrimonio che purtroppo è sempre più a rischio a causa del cambiamento climatico.

Come si forma il delta del Po

Le acque del Po non si gettano violente nel mare ma ci arrivano piano piano scavando una serie di percorsi e diramazioni. Il grande e ampio delta copre una superficie molto ampia che cambia in base alla stagione e alla portata di acqua. Le dune di sabbia cambiano in continuazione in base alla quantità di acqua che arriva al mare ma anche per via delle maree, del vento e si altri eventi simili. Uno scenario in continuo mutamento quindi che offre a specie ittiche e volativi soprattutto un rifugio sicuro.

Quali sono le specie più belle da vedere

Andando a vedere con maggiore dettaglio quelle che sono le specie che si possono ammirare nella zona del delta del Po, non si può che partire parlando dei fenicotteri che hanno scelto le basse acque del delta per riposarsi durante la loro migrazione annuale. Gli appassionati di birdwatching cercano anche il cavaliere d’Italia. Più raro ma non impossibile vedere anche alcuni piccoli cetacei come i delfini nelle acque del delta o le tartarughe marine.

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